L'Italia sulle sanzioni appoggia e appoggerà la linea dell'Unione Europea. Così la politica ribadisce a partire dal Presidente del Consiglio Draghi il suo sostegno a Kiev. Due i fronti sui quali si sta lavorando: il primo, quello delle sanzioni alla Russia, dure al punto da interrompere i pagamenti Swift con il Paese, dall'altro l'invio di uomini al confine della Romania e attrezzature ed equipaggiamenti non letali al popolo ucraino per difendersi. Il Governo Italia ha una posizione molto chiara, in linea con i paesi europei e lavoriamo per sanzioni molto dure che possono far capire al Governo russo che ciò che ha fattoè davvero inaccettabile. L'esclusione della Russia dallo Swift è senza dubbio la misura che sembra essere la sanzione più incisiva che potrebbe essere adottata contro il Cremlino. Anche l'Italia è pronta ad aderire, lo ha ribadito il Presidente Draghi a Zelensky e lo ha ripetuto anche il Ministro degli Esteri Di Maio che ha parlato di linea dura contro la Russia. Gli unici dubbi sono stati sollevati da Matteo Salvini. Se impedisci i pagamenti tra banche, noi non abbiamo più il gas. Poi ripeto, fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo. L'Europa intanto studia un'esclusione dai pagamenti Swift della Russia selettiva escludendo quindi le aziende fornitrici di gas. L'Italia è pronta ad accogliere i profughi lo ha sottolineato lo stesso Salvini così come anche tutte le altre forze politiche. Il Presidente del Consiglio Draghi ha garantito che l'Italia fornirà all'Ucraina assistenza per difendersi ed è stata già finanziata la fornitura di equipaggiamenti militari non letali. Nelle prossime ore inoltre l'Italia potenzierà la sua presenza militare in Romania per difendere il fianco est della NATO. Massima disponibilità e collaborazione anche dall'opposizione di Giorgia Meloni. Da opposizione patriottica faremo le nostre proposte al Governo su come gestire le conseguenze umanitarie ed energetiche di questa crisi.