Il primo test delle urne, dopo la nascita della maggioranza di Governo giallo-verde, è il vero termometro dei rapporti di forza tra Cinque Stelle e Lega e tra i rispettivi leader, Di Maio e Salvini, con il secondo che canta vittoria. Treviso va al centrodestra con Mario Conte al primo turno con la Lega, il centrodestra in vantaggio anche a Vicenza, che evita il ballottaggio, Sondrio, Viterbo, Cinisello Balsamo, Terni, Brindisi, Catania e Siracusa. Il centrosinistra si aggrappa al treno, ma non sempre riesce a tenersi in piedi: avanti ad Ancona, Siena e Brescia, con Del Bono, che conquista la riconferma al primo turno. A Terni dice addio a una solida roccaforte: il candidato sindaco del centrodestra Latini è in netto vantaggio, con oltre il doppio dei consensi, la Lega come primo partito della coalizione. Possibile ballottaggio con il candidato dei Cinque Stelle in una città in cui la crisi economica ha pesato più che altrove, con le acciaierie in costante affanno. Nelle città toscana il centrosinistra è in vantaggio sulle avversarie, ma il secondo turno non è senza rischi, perché tutti i candidati sono intorno al 30 per cento. A Viterbo, dopo aver governato per cinque anni in una coalizione di centrosinistra, il Pd non arriva al ballottaggio. Il Movimento 5 Stelle, dopo la vittoria alle politiche di marzo, mostra difficoltà sul territorio, conquistando qualche ballottaggio, come Avellino, ma con il tonfo nei Municipi romani al voto e a Ivrea, città di Casaleggio. A Roma i Cinque Stelle non brillano affatto: i Municipi chiamati al voto non apprezzano l’operato Raggi e puniscono il Movimento. Entrambi i candidati sono virtualmente fuori dai giochi, mentre il centrosinistra va verso una doppia vittoria. Altra curiosità: Vittorio Sgarbi è il nuovo sindaco di Sutri, in provincia di Viterbo, con oltre il 58 per cento dei voti. Si delinea lo schieramento: bene la Lega, perde il Pd, arrancano i Cinque Stelle. Il messaggio per i leader è chiaro.