Qualcosa di enorme, Trump e Zelensky che parlano tra loro di pace nel giorno dei funerali del Papa della pace. Così ha fotografato l'importanza di una giornata in effetti storica con Roma crocevia di incontri forse cruciali per il futuro del mondo, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che nel sagrato di San Pietro ha avuto occasione di parlare per quanto brevemente viste le circostanze sia col presidente americano che col Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen. Non era questa l'occasione studiata e organizzata ad hoc di cui più volte il governo ha parlato rilanciando l'Italia come terreno di incontri per lavorare alla pace, ma forse è anche ciò che ha consentito la piega che le cose potrebbero avere preso. Dopo gli incontri informali col primo Ministro ungherese Orban e poi col britannico Starmer già nella giornata precedente ai funerali del pontefice, Giorgia Meloni, al termine delle esequie ha avuto un pranzo col premier Argentino Milei, ma è sul confronto di circa un'ora a Palazzo Chigi col premier ucraino Zelensky che si appunta la tensione politica. Fra loro la cordialità non è mai mancata, ma la stessa durata del faccia a faccia racconta molto dell'importanza di questa giornata. I due leader hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per una pace giusta e duratura capace di garantire all'Ucraina un futuro di sicurezza, sovranità e libertà, recita il comunicato di Palazzo Chigi e la sottolineatura è importante e poi si fa esplicito riferimento alla piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco con una conclusione altrettanto esplicita. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace. In serata Zelensky commenta con un post: apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni.