In vista delle elezioni politiche anticipate indette del presidente Macron per il 30 giugno e il 7 luglio, la Francia è alle prese con un caldo fine settimana di mobilitazione contro un eventuale affermazione del partito di estrema destra, Rassemblement National. Mobilitati 21mila agenti di polizia il corteo di Parigi è un fiume di migliaia e migliaia di persone che si snoda da Place de la République attraversando la capitale verso Place de la Bastille e infine a Nation. Si temono azioni dimostrative dei gruppi più radicali della sinistra, scontri e tensione ieri a Lione, marcia e cortei anche a Marsiglia, Montpellier e Tolosa. La parola d'ordine è impedire che dalle urne delle legislative esca un'assemblea nazionale guidata dalla destra di Bardella e Le Pen data per favorita dopo l'exploit delle europee. Su iniziativa di 5 confederazioni sindacali e di numerose associazioni tutta la sinistra è chiamata a marciare nella speranza di creare un fronte comune contro la cosiddetta peste nera. I servizi di intelligence prevedono fino a 200 iniziative che dovrebbero raccogliere in tutto 350mila manifestanti, ma per i sindacati sono molti di più non mancano appelli di personaggi famosi. Secondo i sondaggi Rassemblement National è al 31% delle intenzioni di voto al primo turno, davanti all'alleanza di sinistra con il 28%, il nuovo fronte popolare, creato ad hoc, composto da partito socialista, France Insoumise, Partito comunista e Verdi. Il 28enne candidato premier del Rassemblement National, Bardella, li ha definiti un pericolo per la repubblica, ingegneri del caos che fomentano la divisione, pur riconoscendo che rappresentano l'unico vero avversario, senza neanche citare il campo presidenziale di Macron, Ensemble, stimato al 19%.