Dopo l'introduzione dei test psicoattitudinali per i magistrati c'è un altro capitolo della riforma della Giustizia che prevedibilmente accenderà il dibattito politico e non solo, è la separazione delle carriere in arrivo entro aprile o maggio. A dirlo il Ministro Nordio durante un Question Time alla Camera: "E la separazione delle carriere è consustanziale a una riforma, per altro forse ancora più importante, che è quella del Consiglio Superiore della Magistratura, per ovvie ragioni, che una separazione delle carriere comporta due Consigli Superiori della Magistratura separate. E trattandosi di una revisione costituzionale, perché per fare la riforma radicale occorre cambiare questi articoli della Costituzione, l'iter sarà ovviamente più lungo come strumento". Nordio fa un riferimento anche alla legge Severino, norma che prevede la sospensione di amministratori regionali e locali dopo sentenze non definitive. "Riteniamo sia necessaria una rimessa a punto, non è all'ordine del giorno, ma sicuramente fa parte del nostro interesse", dice il Ministro. Intanto continuano le polemiche sull'introduzione dei test per i magistrati dopo il primo via libera del CDM che li difende in quanto prassi già esistente per altre categorie e gestita dal CSM .Opposizioni, ANM, singoli magistrati, criticano: nessun confronto con le toghe si tratta di un tentativo di intimidazione. Per Gratteri se la politica vuole i test allora vengano estesi a tutti: " Facciamoli per tutte le strutture apicali della pubblica amministrazione di questa nazione e quindi anche nei confronti dei politici e soprattutto quelli che hanno incarichi di responsabilità di governo, incarichi regionali, comunali, facciamo e dato che ci troviamo, oltre i testi psicoattitudinali, facciamo anche il narcotest". "Intanto si è impedito un dibattito e un approfondimento su questi test perché nessuno ne sapeva nulla, il Governo, in ultima battuta, li ha inseriti senza dare modo al Consiglio Superiore di esprimersi ma soprattutto al Parlamento di approfondire il tema".