Nessun socio della maggioranza, ne rivendica apertamente la paternità, ma ognuno esibisce con orgoglio quel pezzetto che ha contribuito a scrivere, per dare vita ad un compromesso. L'Associazione Nazionale Magistrati, critica i pilastri della Riforma Cartabia, e potrebbe proclamare lo sciopero. "Quello che oggi registro, è un forte malessere che direi ampiamente giustificato, da alcune scelte che non sono comprensibili, se non in un'ottica, appunto, di rivalsa nei confronti della magistratura, che non che non merita, questo tipo di risposta della politica". Dopo il faticoso via libera in commissione alla Camera, la riforma del CSM dell'ordinamento giudiziario, approderà in aula Il 19 aprile, e in quella sede, verrà messa alla prova la tenuta dell'intesa. Forza Italia, ricorda l'introduzione della separazione delle carriere, e per Silvio Berlusconi, la legge contiene aspetti positivi, ma può essere migliorata in modo significativo. La Lega, indica il sorteggio dei colleghi, nella legge elettorale del CSM. il Movimento 5 Stelle, rivendica il mantenimento dello stop alle porte girevoli per le toghe. Il PD, insiste sui nuovi criteri di valutazione dei Magistrati. A prendere nettamente le distanze è, invece, Italia Viva non voteremo la riforma, l'azione di Bonafede era dannosa, quella della Cartabia inutile, ha detto Matteo Renzi. La Ministra della Giustizia Marta Cartabia, può dirsi comunque soddisfatta per una riforma, che vedeva posizioni di partenza molto distanti. Se qualche modifica la Camera è ancora è possibile, il vero banco di prova sarà, però, il passaggio al Senato dove i numeri della maggioranza sono più sottili.