La strada è quella indicata dal Capo dello Stato, tutti sono d'accordo ma è sul come percorrerla che il Governo dovrà capire quali strumenti e mezzi trovare. Il premier Draghi ha dalla sua il lavoro già svolto, quello avviato e la forza contrattuale di chi resta sempre la carta più alta per il Paese nel mettere in pratica, nero su bianco, le riforme necessarie. Ma i partiti devono ancora rimettersi a fuoco dopo le tensioni registrate durante la trattativa nelle elezioni del presidente, che ha scompaginato coalizioni e rapporti di forza interni. A muoversi è il PD, che chiede una sessione parlamentare per dare seguito agli applausi tributati a Mattarella nella cerimonia di insediamento, per evitare che l'esecutivo venga colpito da un clima da campagna elettorale. "Abbiamo chiesto ai presidenti delle camere di fissare una specifica sessione di dibattito perché quelle parole non restino solo scritte sulla carta ma si trasformino in atti. C'è tanto lavoro da fare". Intanto Draghi, consapevoli di quanto stia accadendo anche nella forza parlamentare più consistente, a cominciare dalle tensioni tra Di Maio e Conte, decide di incontrare proprio l'ex premier, per fare il punto sui temi dell'agenda, riforma della giustizia in primis, tra le più complesse da realizzare anche per i pentastellati. "Non dobbiamo guardare solo alla durata, dobbiamo guardare alla sostanza delle priorità dell'azione di governo, e devo dire la verità, ho trovato il premier Draghi assolutamente consapevole e disponibile a lavorare in questa direzione e quindi può contare sicuramente sul sostegno del Movimento 5 Stelle". Da Forza Italia Berlusconi, che ha incontrato Casini ad Arcore, ribadisce che il premier deve andare avanti e Tajani si mostra disponibile a un confronto aperto. "Noi siamo sempre pronti a discutere con i partiti della maggioranza di Governo per vedere quali sono le priorità da affrontare nel corso di questi ultimi 12-13 mesi di legislatura". Sempre nella colazione Salvini, dopo lo strappo del Carroccio in Consiglio dei Ministri sull'ultimo decreto anti-Covid, nega di voler minare l'azione dell'esecutivo e a Giorgia Meloni, che lo incalza, "la Lega scelga tra il centrodestra e l'alleanza con il PD al Governo", dice la leader di Fratelli d'Italia, risponde: "È ingenerosa, siamo in emergenza e abbiamo scelto l'Italia". Acque ancora agitate dunque, i tempi non sono lunghi, Draghi lo sa e per questo è pronto a una nuova accelerazione.