Parola d'ordine: coesione. Quella che con la forza e la volontà di stare insieme vengono indicate come i pilastri della coalizione guidata da Giorgia Meloni e sembra un centrodestra unito quello che si presenta con la voce dei suoi leader all'assemblea nazionale di Noi Moderati. Anime diverse, storie diverse ma obiettivi comuni e una visione unica del mondo. Per dirla con le parole della presidente del Consiglio che ha partecipato al congresso con un videomessaggio: "La nostra coalizione è composta sì da forze politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia che sono un valore aggiunto e ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme, che è quello che ci consente di fare sempre sintesi, di trovare un punto di incontro. Possiamo farlo perché siamo uniti dalla stessa visione del mondo di fondo." "Questo è un Governo in cui credo, in cui gli italiani credono, che arriverà sicuramente fino al 2027 nonostante magari il voto contrario su questo o quell'emendamento, l'obiettivo è comune e c'è bisogno di tutte le forze della coalizione che hanno radici diverse, culture politiche diverse, però per arrivare a quell'obiettivo comune." Smorza i toni e conferma la buona salute della maggioranza anche l'altro vicepremier e Ministro degli Esteri. "Avere opinioni diverse è normale e giusto, dice Antonio Tajani, andremo avanti fino alla fine della legislatura e avverte, nessuno cerchi divisioni che non esistono. Spetta al padrone di casa la sintesi finale, quest'assemblea nazionale ha dimostrato che siamo uniti e vinciamo grazie ad una visione comune, le parole di Maurizio Lupi: "Noi Moderati non è né un cespuglio né la quarta gamba, è con dignità una delle quattro proposte politiche del centrodestra e come ieri ha detto ..., crescerà anche crescerà." Per la premier in settimana ci sarà da sciogliere un nodo, sostituire Raffaele Fitto, tramontata pare l'ipotesi di un tecnico europeista Giorgia Meloni sarebbe guardando ad un parlamentare di Fratelli d'Italia.