Una celebrazione concreta per Giorgia Meloni, una festa senza risposte per i lavoratori secondo le opposizioni. Il primo maggio della politica è una questione di punti di vista, la Presidente del Consiglio rivendica i risultati sul lavoro, la crescita degli occupati di mezzo milione di unità, quella dei contratti stabili del lavoro femminile. Il decreto coesione approvato dal Consiglio dei Ministri vale 5 miliardi sottolinea, la misura principale è la decontribuzione totale per due anni per chi assume con contratto stabile under 35 che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Giorgia Meloni punta sul Mezzogiorno che dice deve vivere di sviluppo non di sussidi. Un altro mattone sul muro eretto da questo governo contro il salario minimo, l'unico ponte che unisce davvero PD e Movimento 5 Stelle al momento. La segretaria PD Elly Schlein torna a proporre una legge per dare una risposta al lavoro proprio e a chi ha bisogno; ma si mostra cauta sui referendum della CGIL che puntano ad abrogare il Jobs Act. Consultazioni invece che il leader pentastellato Giuseppe Conte ha firmato senza esitazioni. Nell'Alleanza Verdi e Sinistra, c'è la richiesta di provvedimenti strutturali per il lavoro. Il dito invece è puntato contro il governo e quelli che vengono ritenuti piccole mance, interventi da parte del governo Meloni che puntano solo sul proprio tornaconto elettorale.