Il centrosinistra allargato con Renzi non piace a 5Stelle e Calenda

21 lug 2024
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È iniziata la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata e tra le firme già presenti ci sono quelle dei leader delle forze di opposizione che sostengono l’iniziativa: il PD di Schlein, i 5 Stelle di Conte, Alleanza Verdi-Sinistra di Fratoianni e Bonelli, +Europa di Magi. A giorni ci sarà anche quella di Renzi: il leader di Italia Viva firmerà in settimana. Unica eccezione: Carlo Calenda. Azione infatti non partecipa alla mobilitazione, pur non condividendo la riforma Calderoli. E Calenda è anche tra chi è più scettico rispetto a una possibile alleanza allargata nel centrosinistra, idea lanciata dall’ex alleato Renzi che sottolinea: “visto che il bipolarismo destra-sinistra esiste, preferisco andare a fare l'ala moderata del centrosinistra”. Contrari i 5 Stelle. "La politica è una cosa seria e non bisogna ignorare e far finta di tutto quello che è successo in questi anni, nel comportamento, con alcuni leader che piuttosto che essere centristi, liberali e moderati a me sembrano bullisti del centro, li ho già definiti in questo modo". Il PD invece non chiude a questa ipotesi. Dopo la Segretaria Schlein anche il Presidente Bonaccini parla di alleanze “possibili su programmi e punti chiari, senza personalismi, pregiudizi o convenienze”. Bonaccini prevede che un primo esperimento di “centrosinistra allargato” potrebbe tenersi già alle prossime regionali, in autunno. E se il centrosinistra prova ad allargarsi, lo stesso fa anche chi rivendica lo spazio al centro come suo: è Forza Italia di Antonio Tajani, che in un’intervista al Corriere della Sera ribadisce che “l’area da occupare tra Schlein e Meloni non è rappresentata, tranne che da Forza Italia”. E Tajani nega frizioni con i figli di Berlusconi, che nei giorni scorsi avevano parlato della necessità di un partito nuovo. Anzi, “ci stiamo già allargando”, sottolinea Tajani, “con accordi politici, congressi cittadini, volti nuovi che siano competenti e personalità esterne alla politica”. E poi torna a fissare l’asticella: “l’obiettivo, dice il Segretario Forzista, è passare dal 10 al 20% alle prossime elezioni”. "Con la famiglia Berlusconi c'è una interlocuzione costante e la leadership di Tajani è assolutamente solidissima in virtù del risultato elettorale che c'è stato".

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