La Guida: Salis e lo schiaffo ungherese

28 mar 2024
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È evidentemente e orgogliosamente indipendente il sistema della giustizia ungherese. È sottoposto, sempre orgogliosamente, solo alle leggi ungheresi. Se ne frega delle pressioni internazionali, dei buoni rapporti tra il governo di Budapest e quello di Roma, dei dubbi dell'Europa proprio sull'indipendenza e il rispetto dei diritti di quel sistema. Se ne frega pure della possibilità che certi usi e costumi comportino sanzioni, anche economiche, e censure da parte di Bruxelles e quindi ci tiene a mostrare al mondo, ancora una volta, un imputato in attesa di giudizio che viene condotta in tribunale letteralmente incatenata. Accusata di un reato grave, certo, ma altrettanto certamente non pericolosa, forte o aggressiva al punto che togliere quelle catene costituisca un pericolo per chiunque nei dintorni. Hai voglia a dire che politicizzare la storia di Ilaria Salis non giova, che la ventilata possibilità di candidarla alle prossime elezioni europee può solo peggiorare la situazione. Se così fosse significherebbe che quelle catene sono una reazione politica e non l'equa applicazione di regole. E invece quelle catene sono solo l'applicazione di regole che offendono. Offendono la persona che ne è oggetto, la sua nazionalità, visto quanto si parla di nazioni è il caso di sottolinearlo, una civiltà del diritto offendono alla quale, da questa parte del mondo, tutti pensiamo di appartenere, siamo affezionati a questo. Offendono l'appartenenza a una comunità sovranazionale, l'Unione Europea, che si disprezza ma di cui si continua a sfruttare gli indubbi vantaggi. Che continuano ad essere elargiti con una generosità che forse sarebbe degna di miglior causa. All'ostentazione ripetuta delle catene ha fatto seguito una sentenza totalmente coerente con il quadro. Niente arresti domiciliari per la Salis. Non averli chiesti prima, per il Ministro della Giustizia italiano Nordio, era un errore grossolano dei legali di Ilaria perché era l'unica via per riportarla in Italia. Sfortunatamente il sistema giudiziario ungherese è impermeabile e indipendente dalla politica, specie da quella italiana.

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