Un secondo turno visto come il momento della verità per il secondo mandato di Emmanuel Macron. Dopo il pareggio con l'Unione della Sinistra, Capitanata da jean luc Melenchon, al primo turno di domenica scorsa saranno pochi seggi guadagnati o persi, a fare la differenza. La sfida della maggioranza assoluta all'equivalente della Camera francese, l'Assemblea Nazionale, sembra la vigilia difficile da vincere per l'inquilino dell'Eliseo, ma addirittura impossibile per il suo avversario. Tra polemiche sul conteggio dei voti e critiche al Presidente, per la trasferta in Ucraina nei giorni di campagna elettorale, da giorni infatti i sondaggi suggeriscono una maggioranza relativa che non imporrebbe a Macron una coabitazione difficile, ma che allo stesso tempo non lo salverebbe da compromessi e accordi con i partiti più vicini al suo. Soprattutto nell'area repubblicana della Destra moderata. Questo è uno dei pochissimi seggi in Francia che rimane chiuso per il secondo turno. Anche a causa della scarsa affluenza, infatti, al primo turno soltanto cinque deputati su 522 sono riusciti a farsi eleggere, senza dover passare dal ballottaggio. Nel caso di questa circoscrizione si tratta di Sophia Chikirou, la Consigliera alla Comunicazione di Jean Luc Melenchon. Anche questa volta a fare l'ago della bilancia, sarà l'affluenza alle urne, attesa sotto il 50%, come già al primo turno, con la morsa del caldo che ha svuotato le città e resa ancora probabile un'astensione record.