L'accoglienza calorosa per Mario Draghi non è solo quella della platea giovanile di Comunione e Liberazione ma anche dei suoi ammiratori della prima ora. I partiti e i leader che si richiamano la sua agenda non fanno mancare il sostegno al Premier che ha professato ottimismo sul fatto che il Governo che uscirà dalle urne saprà proseguire l'opera del suo esecutivo. Per il segretario del PD Enrico Letta, Draghi è un grande italiano ed europeo e poi penso a chi lo ha fatto cadere. Gli fa eco Carlo Calenda di Azione che pronostica: se ci sarà impasse e non uscirà una maggioranza chiara, sarà inevitabile ricorrere a Draghi e anzi i primi a rompere con Meloni, in quel caso, saranno proprio Salvini e Berlusconi. Il segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, punta il dito contro chi oggi lo osanna e ieri lo ha fatto cadere. Tutti applaudono Draghi, bravi, ma il 25 settembre gli altri sostengono chi lo ha mandato a casa, la Destra di Meloni e Salvini, la sinistra di Fratoianni e i 5 Stelle di Conte. La fiducia espressa dall'ex Presidente della BCE, sul fatto che qualsiasi sia il prossimo governo ce la farà, è interpretato da Fratelli d'Italia come una bocciatura per chi paventa pericoli. Smentisce la narrazione della Sinistra che grida alla catastrofe in caso di vittoria del Centro-Destra e di un Governo guidato da Giorgia Meloni. La leader della Destra, in caso di vittoria elettorale, annuncia di voler garantire la sicurezza nelle periferie urbane dando più risorse alle forze dell'ordine. Un argomento, accusa, che non interessa alla Sinistra radical-chic. Per il segretario Dem Letta l'aver rilanciato sui suoi social il video dello stupro di Piacenza è la dimostrazione che la Meloni fa la stessa propaganda di Donald Trump. Giuseppe Conte se la prende con le alleanze raffazzonate "Noi corriamo da soli, a Destra e a Sinistra c'è quest'ansia di alleanza, che poi sono cartelli elettorali, che all'interno vedono programmi diversi l'uno dall'altro. Noi siamo per la coerenza". "Il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte, chiede da sei mesi un prezzo calmierato del gas, propone un energy Recovery Fund e interventi massicci contro il caro bollette. Oggi anche le altre forze politiche chiedono la stessa cosa, meglio tardi che mai. Importante è che lo Stato incassi subito i 9 miliardi di extra profitti e li utilizzi per alleviare le sofferenze delle famiglie e delle piccole medie imprese".























