Mi sembra evidente: qui oggi è in atto un tentativo di colpire me, non per quello che sono, il Ministro dello sport, delega preziosa e cruciale della quale ringrazio il Presidente Gentiloni, e suo tramite, il Presidente Mattarella, ma per quello che nel mio piccolo anche io rappresento. Si cerca cioè di mettere in discussione lo sforzo riformista di questi anni, al quale anche io ho collaborato partendo da Firenze.