Le risorse sono limitate e andranno concentrate su lavoro e giovani. Intorno a questo punto cruciale il Governo continua a lavorare alla manovra che verrà definita in autunno. Intanto in queste settimane estive Pier Carlo Padoan, come già anticipato a Sky TG24, ha già dettato alcune delle linee guida e alcune delle misure tecniche che sono allo studio. Di certo, come già sottolineato dal titolare dell’Economia, non ci sarà il taglio dell’Irpef. Intanto arriva la notizia di un decreto del Governo, che dovrebbe essere varato a settembre, che prevede multe attorno ai trenta euro a chi rifiuterà fra negozianti, professionisti e artigiani il pagamento con il bancomat o carta di credito. Tornando alla struttura della manovra, si parla di un provvedimento che viaggia sui 15-20 miliardi, risorse limitate, come detto. E l’Esecutivo, in questo contesto, studia interventi per abbassare il costo del lavoro dei giovani, che avrebbe un impatto di circa 2 miliardi. Altri 2 miliardi servirebbero per i contratti pubblici, 6-7 per contrastare l’aumento dell’Iva. Punto di domanda, invece, sulle pensioni. Padoan, nelle ultime settimane, è stato chiaro: ci sono impegni presi in Europa e vincoli di bilancio. “La nostra politica di bilancio sarà in continuità – le parole del Ministro – riduzione del debito e sostegno alla crescita”. Per il Governo, dunque, è questa la strategia da seguire, con il sostegno anche del Pd di Renzi, che a sua volta dice: “Sosterremo la manovra che il Presidente del Consiglio e il Ministro Padoan porteranno in Parlamento”.