Le distanze restano, ma il Governo tira dritto. La linea di Mario Draghi non cambia, dalle pensioni al cuneo fiscale, al reddito di cittadinanza. Il Premier ascolta, si confronta con tutti, poi però decide. Portare il Paese su un percorso virtuoso, fatto di riforme, ammodernamento, sburocratizzazione ma soprattutto, crescita. L'unica vera strada verso un risanamento del debito. Impegni presi con l'Europa, in cambio delle ingenti risorse del Recovery ma, è il metodo oltre ai contenuti, che ai sindacati non piace. Pronti alla mobilitazione, senza cambiamenti rispetto a quanto emerso nell'ultimo, teso, incontro a Palazzo Chigi. Parti Sociali, poi maggioranza e compagine di Governo, con una cabina di regia conclusiva che conferma i saldi della Manovra, che approda così nelle prossime ore, sul tavolo del Consiglio dei Ministri, pronto a varare anche un'altra complessa Riforma, quella della concorrenza. Confermato l'impianto del Documento Programmatico di Bilancio: 23,4 miliardi. Quota 100 sarà superata e la Lega, non farà barricate. Su pensioni e anche fisco, il PD insiste: bisogna proseguire il dialogo con le Parti Sociali, ma i tempi sono stretti e le distanze apparentemente incolmabili. Tutelare i lavoratori di oggi e di domani, avverte il Premier, in un altro incontro con i sindacati. Con il Segretario CGIL Landini, che risponde: i giovani per noi sono prioritari. Avanti tutta però, anche su altri temi, come il reddito di cittadinanza, che resta ma che cambia, con un inasprimento dei controlli preventivi e un taglio dell'assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro. E poi, stop definitivo al cashback. Arriva intanto, il via libera anche al Decreto Recovery Bis, con le misure per accelerare e semplificare l'attuazione del PNRR. Tempi stretti perché c'è tanto da fare, oltre alla sessione di bilancio. E la partita del Colle è sempre più nel vivo. Dopo il faccia a faccia tra i leader di PD e Cinque Stelle, Letta e Conte, nelle prossime ore si vedranno le forze governative di centrodestra: Lega e Forza Italia a casa Berlusconi. Sul tavolo, i temi di Governo, ma non potrà non esserci anche il nodo Quirinale.