Prima ancora di entrare nel vivo, la manovra è già al centro dello scontro fra Governo e opposizioni. Su un aspetto in particolare: nella legge di bilancio, secondo le indiscrezioni, potrebbe esserci anche una revisione dell'assegno unico per le famiglie, con un piccolo taglio per alcune fasce di reddito. Ipotesi seccamente smentita dalla stessa Presidente del Consiglio. "Oggi, l'ultima notizia sarebbe che saremmo in procinto di abolire l'assegno unico, quell'assegno unico che noi abbiamo aumentato e sul quale stiamo dando battaglia in Europa proprio perché non si creino problemi, visto che la Commissione Europea ci dice che dovremmo darlo anche a tutti i lavoratori immigrati che esistono in Italia, che vuol dire di fatto uccidere l'assegno unico, chiusa parentesi. Volevamo dire che siccome la legge di bilancio ancora la dobbiamo scrivere, diffidate delle ricostruzioni". Risposta social indirizzata da Palazzo Chigi alle opposizioni dopo una giornata di attacchi all'Esecutivo. "Sarebbe gravissimo se il Governo intendesse cancellare l'assegno unico familiare. Uno strumento universale che ha molto aiutato le famiglie, che è molto apprezzato, per cui il Partito Democratico si è molto battuto e che intende difendere". "Meloni usa i pensionati come un bancomat per preparare una manovra che toglie gli aiuti alle famiglie, che non riduce le tasse, che non favorisce la crescita e non mette un euro sulla sanità". Nell'ultimo giorno utile, il Governo si prepara a ufficializzare a Bruxelles il nome del Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto come candidato italiano alla prossima Commissione. Il primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva ratificherà una scelta già benedetta da tutti i leader della maggioranza, che si vedranno anche per un vertice in mattinata. "Io credo che la figura di Raffaele Fitto sia la migliore possibile perché ha grande esperienza, ed è giusto inviare a Bruxelles un commissario che non faccia l'apprendista commissario ma che faccia veramente il commissario". L'incontro fra Meloni e i due Vicepremier servirà anche ad archiviare gli screzi estivi sulla riforma della cittadinanza, discussione già scolorita davanti alla sfida di ogni autunno: la Finanziaria.