Mantenerli sui binari giusti e soprattutto rispettare l'orologio. È questo l'obiettivo del Governo per i 2 treni su cui è salito in corsa: la manovra ed il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La manovra procederà a tappe forzate, visto il poco spazio, politico e temporale, per modifiche chieste da più latitudine, compresa la Maggioranza. Si ragiona su una rivisitazione di Superbonus e Opzione Donna, ma nelle prossime settimane il braccio di ferro proseguirà. Critiche sono arrivate da Confindustria, sul taglio del cuneo fiscale ritenuto poco incisivo e i sindacati, sul fronte pensioni. A cui ora si aggiungono anche le critiche dell'ANCI. I Comuni denunciano un buco infatti da un miliardo nelle risorse destinate ai Campanili d'Italia e chiedono al Governo di intervenire. Sul fronte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i prezzi salgono insieme alla preoccupazione del Governo che deve centrare 55 obiettivi entro il 31 dicembre, per continuare a ricevere i soldi dall'Europa. Balla la terza tranche di finanziamenti da circa 19 miliardi di euro. Il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito il massimo impegno dell'Esecutivo per mantenere il passo previsto. Ma lo stesso Governo intende comunque apportare ritocchi significativi al Piano di Ripresa e Resilienza.