Il documento che costituisce l'ossatura della legge di Bilancio esce da Palazzo Chigi con un voto all'unanimità ma tra le pieghe di un consenso compatto trapelano i mugugni di un pezzo della maggioranza. Sulla rottamazione di quota 100 la Lega esprime la sua riserva politica per il rischio di un brusco ritorno alla legge Fornero. Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti assicura. Nessuna decisione presa mentre Matteo Salvini chiede di tutelare i lavoratori precoci e quelli delle piccole e medie imprese del commercio e dell'artigianato, nessuno strappo ribadisce. Sul fronte del taglio delle tasse nell'incrocio con la delega fiscale approvata qualche settimana fa si punterà a far sì che gli 8 miliardi complessivi a disposizione vadano ad una riduzione strutturale del prelievo fiscale. Ma Forza Italia e Italia Viva continuano a chiedere di fare di più stanziando almeno 10 miliardi per tagliare il cuneo fiscale dal 2022. Il reddito di cittadinanza, bandiera del MoVimento 5 Stelle, dovrebbe essere rifinanziato nel 2022 con 8,8 miliardi. Il PD brinda a una legge di bilancio convincente e in linea con le priorità del Nazareno.