Una visita al Memoriale dedicato ai volontari dell'alluvione del 1994, lungo il Tanaro, poi la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento alle vittime di quel disastro: 14 solo ad Alessandria, 70 in tutto il Piemonte con 500 feriti e migliaia di sfollati. Sergio Mattarella ha voluto celebrare così il trentennale di quel drammatico evento. E nel Teatro Alessandrino, in centro, dinanzi a 200 Sindaci e alle scolaresche ha ricordato quanto la prevenzione sia fondamentale quando siamo al cospetto di questi fenomeni atmosferici anomali ma sempre più frequenti sul nostro territorio. "Il tema non può ridursi alla capacità, alla rapidità, all'efficacia dell'intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi. Appare poco previdente evocare ogni volta la straordinarietà degli eventi che tendono invece prepotentemente a riprodursi, per giustificare in quel modo noncuranza verso una visione adeguata e verso progetti di lungo periodo". Il Presidente della Repubblica nel suo discorso ha ricordato anche quanto la lotta al cambiamento climatico vada in secondo piano a causa delle crisi internazionali e delle guerre in atto. "Il clima di scontro, determinato dalle guerre, accantona la preminenza dei problemi reali delle persone, dei popoli a vantaggio di antistoriche logiche di potenza prive di qualsiasi valore, allontanando la condivisione di obiettivi a favore del benessere dell'umanità. Anche sotto questo aspetto la guerra si conferma, come sempre, quel che è: nemica dell'umanità".