A 8 anni dall'ultima visita di un capo dello Stato in Svizzera, era il 2014 con l'allora Presidente Giorgio Napolitano, Sergio Mattarella riporta l'attenzione del Paese nella confederazione elvetica. Europa, Ucraina, immigrazione, fisco e PNRR, i temi del confronto ma anche lo stretto legame economico e socio-culturale. Una tre giorni fitta di appuntamenti. Mattarella, e non è un caso, sceglie di salutare innanzitutto la numerosissima comunità italiana residente in Svizzera; una rappresentanza degli oltre 670 mila italiani che vivono lavorano e studiano nei diversi cantoni elvetici. Di fatto, storicamente un mirabile punto di equilibrio costituzione a cui si guarda come un modello di convivenza di successo. C'è poi la questione dell'evasione fiscale qui rispondendo a una domanda il presidente, quanto all'Italia, chiede cautela nel definire il Paese maglia nera: definizioni che sono, in ogni caso, lesive dell'immagine all'estero e che Mattarella definisce come sostanzialmente a-scientifiche, in molte circostanze ma quello dell' evasione resta un problema grave: "Non c'è dubbio che l'evasione fiscale sia un problema per qualunque Paese. Lo è in maniera importante per l'Italia e si è fatto, di fatto, molto e si opera molto. E nel PNRR, questo è un tema sottolineato." Tra i temi sul tavolo dei colloqui ufficiali al Palazzo Federale con il Presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, il tema di transfrontalieri ma anche la crisi ucraina. Con l'Italia, spiega Mattarella che ha accolto molto positivamente la decisione della confederazione di aderire al pacchetto sanzionatorio internazionale. Sulle sfide alla pacifica convivenza non possono esserci incertezze; serve una piena coesione avverte: "Le autocrazie sfidano il modello di pacifica convivenza internazionale e di convivenza democratica. Sono sfide che non possono essere agevolate da incertezze". La Svizzera è un Paese amico con il quale i legami sono fortissimi situato nel cuore dell'Europa eppure non membro dell'Unione Europea. La sua collocazione resta un rebus ed è tutt'oggi un tema caldo anche per la Commissione. L'Europa resta la strada maestra così come la linea della piena e totale solidarietà al popolo ucraino. Mattarella ribadisce il concetto da Berna, messaggio chiaro, si fa notare, che arriva anche da un Paese neutrale.