Realizzare gli ideali di libertà e giustizia della Repubblica, affrontando le sfide per rendere concreta la pace in un contesto internazionale dove sono prevalse spinte aggressive in Ucraina come Medio Oriente. Sergio Mattarella arriva all'altare della patria tra gli applausi dei cittadini presenti e le parole del Capo dello Stato, nel giorno dell'unità nazionale della Costituzione, dell'inno e della bandiera, richiamano subito i temi di più stretta attualità. Il 17 marzo celebra la nascita dell'Italia e con essa l'unità conquistata a caro prezzo con il Risorgimento, insieme alla riappropriazione con la lotta di liberazione della propria identità e unità dopo l'occupazione nazista e la rottura istituzionale operata dal regime della Repubblica Sociale. Mattarella, davanti al monumento del Milite Ignoto, si ferma in raccoglimento prima di deporre una corona d'alloro per salutare i vertici istituzionali presenti, aggiungendo come i valori su cui si fonda l'Italia e le aspirazioni che la animano siano necessari per la costruzione di una società sempre più coesa e inclusiva nell'orizzonte europeo. Con lui a salutare i 164 anni dall'unità d'Italia, presidente del Senato e della Camera insieme alla premier. Celebriamo l'identità della nazione, i valori che ci uniscono, il percorso che ha forgiato l'Italia il saluto di Giorgia Meloni al Paese, mentre Ignazio La Russa parla di democrazia, libertà come dei valori fondanti su cui si fonda la Repubblica e che la Costituzione consacra. Valori che per Lorenzo Fontana devono rafforzare la coesione e la spinta alla partecipazione democratica di fronte alle sfide di un mondo segnato da conflitti e cambiamenti. .