Tanti elogi, nessuna brutta sorpresa alla promessa di un viaggio a Roma senza escludere un eventuale incontro con i vertici dell'Unione Europea. Donald Trump riceve l'amica Giorgia alla Casa Bianca e mette i guanti di velluto tra battute e complimenti, "Fino a quando c'è lei attacca il tycoon, l'Italia è il migliore alleato degli USA". I dazi monopolizzano la discussione la premier premette che non sta trattando per l'Europa, ma bisogna parlarsi con franchezza come si fa tra leader responsabili. Un accordo a metà strada è necessario. "Voglio che le nostre civiltà non abbiano più, che non ci siano più problemi. Dobbiamo cercare il dialogo e le soluzioni e voglio ringraziare il Presidente Trump per avermi invitato e per aver accettato il mio invito a Roma in un prossimo futuro, dove potremo incontrarci e per incontrare anche l'Europa. Per me l'obiettivo è rendere l'Occidente grande di nuovo. Credo che potremmo farlo insieme". Anche Trump, che nega di aver mai definito gli europei parassiti sembra possibilista, ma sempre difendendo quei dazi che a suo dire starebbero arricchendo gli americani. "Non avremo molti problemi a fare accordi con l'Unione Europea o altri Paesi, perché abbiamo qualcosa che tutti vogliono. voi sapete che cos'è". Sulla difesa la premier annuncia che l'Italia spenderà fino al 2% del Pil "Non è mai abbastanza" scherza Trump con il suo vice Vance che passerà la Pasqua a Roma. Poi l'Ucraina si cammina sul filo del rasoio. Se Trump boccia sia Putin che Zelensky, Meloni difende Kiev. "Per quello che riguarda la guerra in Ucraina, lei sa come la penso penso che Ci sia chiaramente una diciamo ci sia stata un'invasione che l'invasore, da quel punto di vista fosse Putin e la Russia, ma non è questo che diciamo oggi quello che rivela è il fatto che insieme vogliamo lavorare e stiamo lavorando per cercare di arrivare in Ucraina a una pace che possa essere giusta e duratura. Penso che questi siano gli sforzi sui quali condividiamo il nostro lavoro". "Io non credo che Zelensky sia responsabile. Io non sono felice di lui, ma non sono felice di nessun altro implicato in questa guerra. So che è una guerra che non sarebbe successa, non era neanche vicina a succedere quattro anni fa e ho parlato con Putin e anche Putin ha detto che non avrebbe mai invaso se io fossi stato Presidente. Adesso stiamo cercando di fermarlo". Dall'Italia potrebbero arrivare 10 miliardi di investimenti mentre non si è parlato di Starlink, assicura Meloni con Musk grande assente del giorno. E mentre Trump si prepara per il lungo ponte di Pasqua, la premier torna a Roma, convinta di aver fatto centro e di poter continuare ad ambire a quel ruolo di ponte tra Europa e Stati Uniti a cui ha sempre puntato.