Meloni: "Su Von Der Leyen ho agito da leader europeo"

20 lug 2024
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Il fuoco di sbarramento di Fratelli d'Italia al bis di Ursula Von Der Leyen non è una mossa da capo partito. Ne è sicura Giorgia Meloni che rivendica la coerenza della sua scelta in nome del voto che ha decretato la crescita della destra in tutta Europa. "Mi sono comportata come si dovrebbe comportare un leader europeo. I cittadini hanno chiesto un cambio di passo, ho fatto quello che mi pareva più giusto", scandisce in un'intervista al Corriere della Sera. Ma non aver schierato i Conservatori europei che capeggia a sostegno di Von Der Leyen non significa bruciare i ponti con la Presidente della Commissione. "Abbiamo collaborato fino ad ora e continueremo a farlo anche in futuro. L'Italia dipende da scelte europee ma anche l'Europa dipende dall'Italia perché noi non siamo una provincia dell'impero. Siamo uno dei Paesi fondatori. Sono certa, assicura, che queste saranno le valutazioni quando si definiranno le deleghe". Ma intanto la nomina, da parte del Segretario della NATO Stoltenberg, dello spagnolo Colomina come inviato per il Mediterraneo innesca l'ira del Governo che reclamava un italiano per quel ruolo. Anche se nella maggioranza c'è chi resta ottimista. "L'Italia avrà un ruolo fondamentale e decisivo per la costruzione della nuova Europa. Siamo sicuri che avrà un Commissario di peso, perché le grandi trasformazioni che abbiamo davanti devono essere affrontate in maniera meno ideologica e più pragmatica". Nel centrodestra la spaccatura sul voto per la leader tedesca apre una crepa tra gli alleati e il leader della Lega Matteo Salvini punzecchia Forza Italia. "Certo, chi ha votato Ursula insieme alla Schlein e ai fanatici rosso-verdi si è preso una responsabilità". E fonti del Carroccio rincarano: "Votare con la Schlein per una poltrona è imbarazzante". Pronta la replica di Antonio Tajani: "Sulla Von Der Leyen qualcuno dice che abbiamo votato come la Schlein e come i Verdi, potrei dire allora che chi ha votato NO ha votato come la Salis e Fratoianni e come Conte, ma sarebbe una risposta puerile". Le opposizioni accusano Meloni di aver condannato l'Italia alla marginalità in Europa e intanto i leader hanno firmato il referendum contro l'autonomia differenziata. In prima linea Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli dell'Alleanza Verdi-Sinistra, il Segretario Generale della CGIL Landini e Magi di +Europa. "Questa raccolta firme che parte, oggi e domani, contro l'autonomia differenziata, per un referendum che porteremo avanti con tante altre forze politiche, forze sociali, associative".

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