Due centri di accoglienza in Albania gestiti dall'Italia e nessun migrante al loro interno, ma un costo totale a carico del nostro Paese stimato in 653.000.000 di euro in cinque anni. Tanto è la durata dell'accordo tra Roma e Tirana siglato il 7 novembre 2023. I dati economici definiti dalla relazione tecnica e dalla legge di recepimento del protocollo stesso, rappresentano anche come questi fondi saranno o sono già stati spesi. Ad iniziare dalla costruzione dei due centri a Shengjin e Gjader, rispettivamente costati 5.000.000 e 33,2 milioni di euro. I trasferimenti dei migranti iniziano dunque in autunno del 2024, quando il 16 ottobre la nave della Marina militare Libra sbarca in Albania 16 migranti. La bocciatura del trasferimento arriva il 18 ottobre. Il Tribunale di Roma, attraverso la sezione competente in materia di protezione internazionale, non convalida i trattenimenti, considerando non sicuri i paesi di provenienza dei migranti, dove questi dovrebbero essere rimpatriati secondo quella che è l'indicazione della Corte europea, con la normativa italiana che in base a trattati è subordinata a questa. Il 22 ottobre il Governo rende norma primaria l'indicazione dei paesi sicuri per il rimpatrio, l'8 novembre la Libra sbarca in Albania altri 8 migranti. Anche in questo caso il tribunale revoca i trattenimenti. I giudici formulano quindi un quesito di base alla Corte europea, ovvero se il diritto europeo consenta o meno di designare un Paese sicuro quando le condizioni per la sua designazione non siano soddisfatte per determinate categorie di persone. A dicembre il Governo trasferisce però con procedura d'urgenza la competenza delle procedure di convalida alle corti d'appello, togliendola alle sezioni di primo grado. Intanto il 19 dicembre la Cassazione afferma in sintesi: "Il Governo decide i Paesi sicuri, ma il giudice può disapplicare sui singoli casi." Il Governo esulta, ma la Cassazione torna a pronunciarsi sui Paesi sicuri il 30 dicembre, sospendendo ogni decisione in attesa della Corte europea. Il 31 gennaio la Corte di Appello esprime giudizio negativo sui trattenimenti dei 43 migranti trasferiti martedì scorso in Albania e poi di nuovo in Italia. La motivazione resta la stessa, l'attuale normativa non consente alcun automatismo nel rimpatrio. .























