Da un lato la spinta delle regioni, dell'altro i timori di nuovi e ulteriori divari territoriali nel paese. È su questo binario che si muove il treno dell'autonomia differenziata. Sergio Mattarella interviene alla prima edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome. Una due giorni di lavori tra Milano e Monza organizzata dalla conferenza presieduta dal governatore del Friuli Fedriga, dal titolo "L'Italia delle Regioni". Il Capo dello Stato, nel suo discorso, torna a rimarcare con forza la necessaria attenzione da prestare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un richiamo alla responsabilità e agli impegni presi dall'Italia, quale maggiore beneficiario del programma, grazie alle tante risorse europee assegnate. A questo, ricorda, riforme e investimenti è legato il futuro del paese ben oltre il 2026. Non dobbiamo nasconderci, aggiunge, le difficoltà dell'impegno che coinvolge tutti i livelli di governo. "Dinanzi a sfide di questa portata è richiesto l'impegno convergente delle istituzioni e di tutte le forze politiche e sociali. Un impegno che abbiamo assunto in sede europea e che va ovviamente onorato". E non solo, i massicci finanziamenti erogati dalla Commissione Europea, avverte Mattarella, sono destinati ad accelerare le infrastrutture del Paese e a colmare i divari tra il nord e il sud, Ed è proprio nell'attuazione del piano che le regioni assumono un ruolo cruciale, chiamate a fornire un importante contributo proprio in una fase in cui cresce la spinta al regionalismo, con la linea del governo, Lega in testa, sul progetto di autonomia differenziata, e le parole del premier Meloni che proprio qui, al festival, aveva chiesto un confronto chiaro, da fare insieme senza pregiudizi, prima di possibili fughe in avanti, assicurando che nessuno resterà indietro. Solidarietà e interdipendenza, sottolinea il presidente Mattarella. "Tenendo insieme lo sviluppo dell'autonomia con la garanzia, estesa all'intero territorio nazionale, dei diritti civili e sociali, nonché con un'adeguata attenzione alle esigenze perequativi". Da un lato rimarca i passi in avanti sulla strada di un maggior peso al sistema regionale grazie alla stessa conferenza, dall'altro invita a seguire la Costituzione. "Mattarella ricorda poi i momenti drammatici della pandemia e con riconoscenza nei confronti delle regioni, quelle scelte spesso non facili da prendere. Un'assunzione di responsabilità politica in una fase più che difficile".