Provenzano a L'Ospite: necessario Capo dello Stato condiviso

22 gen 2022
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Salvini insiste dice che al centrodestra spetta la proposta per questo nuovo capo dello Stato e invece voi pensate che non sia così? É una tesi che non è sostenuta ne dai numeri ne dalla politica. I numeri dicono chiaramente che nessuno nessuno schieramento ha la maggioranza autosufficiente per eleggere un Presidente della Repubblica ed è una delle ragioni per le quali noi dobbiamo condividerla questa scelta. E nemmeno la politica perché il centro-destra non ha vinto le elezioni del 2018; in questo momento noi governiamo con una maggioranza di responsabilità nazionale e non si può rompere questa maggioranza di responsabilità nazionale in un passaggio così delicato come l'elezione del Presidente della Repubblica e poi far finta di nulla il giorno dopo. Sono tutte ragioni politiche e numeriche che ci spingono a dire sediamoci intorno a un tavolo, individuiamo una figura istituzionale super partes, accordiamoci sul rilancio dell'azione di Governo e su come portare a termine la legislatura a scadenza naturale. Lo dicevo prima. Questo è una elezione molto particolare del Presidente della Repubblica che è molto piena di implicazioni politiche. Allora facciamo l'ipotesi no che secondo me è quella più probabile, però adesso mi dica lei se converge su questo che, che Mario Draghi possa essere il nuovo Presidente della Repubblica. Non sarebbe, ancora una volta, l'abdicazione della politica ad una figura tecnica? E questa volta una sorta di commissariamento che però non dura una parte di legislatura ma addirittura 7 anni? Dipende da come si arriverebbe a uno scenario del genere. Il Presidente della Repubblica lo deve scegliere la politica e lo devono scegliere le forze politiche. Qualora si individuasse in Mario Draghi la figura istituzionale per il colle, un conto è arrivarci con un accordo politico, un conto invece arrivarci dopo un caos politico e istituzionale o una contrapposizione. Ecco, le ragioni per cui al di là del nome, noi stiamo dicendo che, se la politica vuole riscattarsi in questo momento anche agli occhi dei cittadini invece di dare allo spettacolo di un Parlamento impantanato, teatro di trame mercanzie per l'elezione del Presidente della Repubblica sediamoci, individuiamo questa figura istituzionale e capiamo come rilanciare l'azione di Governo insieme e anche proviamo a fare quelle riforme che servono alla buona politica: una buona legge elettorale perché specialmente dopo la riduzione del taglio dopo la riduzione numero di parlamentari questa rischia di determinare gli squilibri nel rappresentanza dei regolamenti parlamentari che consentano al nuovo Parlamento così ridotto di poter funzionare perché noi non sappiamo quale sarà l'impatto anche poi sulla capacità di decidere del Parlamento, della riduzione dei parlamentari.

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