Renzi apre a Pd sul cuneo ma incalza Conte su Servizi

07 ott 2019
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C'è il taglio dei parlamentari, riforma giunta all'ultimo passaggio d'aula, c'è il Russiagate, che attende il Premier Conte al Copasir, e poi la commessa militare sugli F35, sempre osteggiata dai pentastellati. C'è la manovra, le misure e quel taglio del cuneo fiscale della discordia. La settimana che si apre appare carica di tensione, nonostante gli inviti ad abbassare i toni, nonostante ci sia chi tenti di stemperare. Alti e bassi, quindi, anche all'interno della stessa compagine di Governo. Matteo Renzi da un lato ammorbidisce i toni sulle risorse. Un pannicello caldo, le aveva definite, da destinare al taglio delle tasse in busta paga, con la conseguente proposta di spostarle su un pacchetto famiglia. Poca roba, ma se per il PD, i 5 Stelle e Conte è così importante, dice il leader di Italia Viva, allora mettiamo in secondo piano le nostre idee e il Family act lo facciamo nel 2021. Ma non è tutto, ed ecco che la tensione torna a salire. Cambia pagina l'ex Premier e invita il Capo dell'esecutivo a chiarire ogni aspetto della Russiagate al Copasir e si chiede perché il Ministro della Giustizia americano sia venuto segretamente a incontrare il capo dei nostri 007. Questa è la domanda, dice Renzi. Insomma, temperatura che sale. E Conte ai microfoni di SkyTg24, pur sollecitato sull'iniziativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche e i relativi fondi a disposizione, lascia intendere quella che deve essere la via da seguire: “Non è uno dei tanti annunci, questo? Vi riporta all'attualità stretta”. “No, non è un annuncio perché, come ho spiegato, è una direzione di marcia costante, quindi non dobbiamo verificare su questo l'operato di un governo, di un singolo governo, su una singola manovra. Bisogna delineare la strada e aver chiaro un percorso e lavorare a questi risultati”. Ancor più netto il capo politico 5 Stelle e Ministro degli Esteri: “Questo non può essere un Governo in cui ogni mattina leggiamo di interviste che annunciano qualcosa. Facciamo, e poi diciamo. Facciamo le cose e poi le diciamo pubblicamente. Vale per tutti gli argomenti”. Le istanze non mancano. Liberi e Uguali, con il Ministro della Salute, Speranza, chiedono di eliminare il superticket, richiesta appoggiata dai Dem, che poi insistono sul cuneo fiscale. È la misura più apprezzata dagli italiani, una priorità per i dipendenti a basso reddito, avverte il Viceministro all'Economia, Misiani. Dalle opposizioni intanto il leader della Lega, Salvini, parla di spettacolo indegno, leader della Lega che, insieme, a Berlusconi e Meloni, al termine di un vertice a Milano, annuncia una piena intesa del Centrodestra in tutte le prossime partite elettorali regionali. Uniti, dicono, ci opporremo a questa maggioranza.

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