Il tentativo di scalate di Monte Paschi a Mediobanca incassa la benedizione della maggioranza con accenti diversi, mentre l'opposizione invoca trasparenza. La possibile nascita del terzo polo bancario viene salutata con favore da Forza Italia e il suo leader Antonio Tajani auspica che lo Stato esca il prima possibile dal capitale di MPS. Si deve completare nei prossimi mesi la privatizzazione di questo istituto di credito. Richiesta che non fa breccia in Fratelli d'Italia e Marco Osnato responsabile economico del partito di Giorgia Meloni fa sapere: io sono laico su questo non ravvedo né la necessita di fare entrare lo Stato nelle banche, salvo in caso di dissesti, né quella di farlo uscire a priori. Oggi, non conviene, quando sarà il momento si deciderà nell'interesse degli italiani. La Lega si dice orgogliosa per aver salvato la banca più antica del mondo che la sinistra voleva spezzettare e regalare. L'opposizione chiede a Giancarlo Giorgetti da quanto tempo il suo Ministero fosse informato dell'operazione. Il Movimento 5 Stelle tuona: Governo allo sbando tra pistoleri della finanza. Più soft la reazione del PD che auspica che non sia in atto un risiko dettato da logiche opache di potere. Sul caso Santanchè, le opposizioni vanno in pressing su Meloni per convincerla alle dimissioni. Passo indietro che la ministra del turismo non è intenzionata a fare per il rinvio a giudizio per falso in bilancio, ma solo se venisse mandata a processo per frode all'INPS per la cassa covid. Per il leader del Carroccio Matteo Salvini, Santanché deve stare al suo posto. "Ribadisco il fatto che in Italia si è colpevoli se condannati, non se indagati, sospettati, sputtanati o rinviati a giudizio. Quindi per quello che mi riguarda, dovrebbe continuare a fare il suo lavoro". Per +Europa, la ministra deve dimettersi per ragioni di opportunità istituzionali. "Noi abbiamo chiesto le dimissioni della ministra Santanchè, per motivi politici da ben prima delle inchieste giudiziarie per motivi anche di conflitti di interessi personali delle proprie imprese rispetto alle competenze e alle deleghe del suo Ministero".