Un manager scienziato al governo. Roberto Cingolani e il ministro dell'ambiente e della transizione ecologica. Un dicassero inedito che assorbirà, come precisato da Mario Draghi, anche le competenze sull'energia finora affidate allo sviluppo economico. 59 anni, fisico milanese, esperto di nanotecnologie, robotica e intelligenza artificiale, sarà l'uomo chiave della fetta più grande degli aiuti europei destinati all'Italia, quelli per l'ambiente. Dal 2019 il responsabile tecnologico di Leonardo, ex Finmeccanica, holding controllata dallo Stato che si occupa della difesa del settore aerospaziale. Ha fatto parte della task force guidata da Vittorio Colao, il comitato di esperti in materia economica e sociale voluta dal Governo per fronteggiare la crisi legata all'emergenza sanitaria. Ha studiato alla Normale di Pisa, ma anche all'estero; dal 2005 al 2019 ha diretto l'Istituto italiano di tecnologia di Genova, da lui fondato, che ha sfornato 11 centri di ricerche e un migliaio di brevetti. È considerato un visionario, buon divulgatore, e un talento internazionale. Non riconducibile ad alcun partito, ma più volte finito nel totoministri, adesso guiderà il superdicastero che ha il compito di dare impulso all'economia verde, anche se trasporti, industria rimarranno fuori dal suo perimetro.