Roma, voci su indagine a carico Raggi

08 gen 2017
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Posizionamenti, strategie e difese. Festività o meno, il Movimento 5 Stelle sembra più che mai in attività. D’altro canto, tra grane capitoline, squadre da formare e gruppo da ricompattare, le esigenze sono tante. Guardando in Europa, la novità di inizio anno è l’intenzione di abbandonare il gruppo formato due anni fa con l’Ukip di Farage. La decisione sarà sottoposta al voto della rete, ma l’indicazione del leader è chiara: restare nell’attuale formazione equivale ad affrontare i prossimi due anni e mezzo senza un obiettivo politico comune. Andare nel misto significa occupare una poltrona con le mani legate, mentre dopo il no ricevuto dai Verdi, confluire nel gruppo dei liberali democratici equivarrebbe a costruire la terza forza parlamentare e fare la differenza. Votazioni aperte sino a domani, giornata che apre la settimana in cui, secondo voci sempre più insistenti, potrebbe arrivare l’indagine a carico di Virginia Raggi. Un fascicolo nato in seguito al parere con cui l’ANAC ha giudicato in conflitto d’interessi la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, prima Vice Capo di Gabinetto, poi capo del personale, in carcere con l’accusa di corruzione, alla direzione del turismo. E poi ci sarebbe la scelta di Salvatore Romeo come capo della segreteria politica: indagini che formalmente, dopo l’approvazione del nuovo codice etico del Movimento, non metterebbero di per sé a rischio la guida del Campidoglio, ma che potrebbero avere fortissime ripercussioni a livello di immagine, così come lo svelamento completo della chat a quattro tra Raggi, Frongia, Marra e Romeo. Un castello fragile sul quale vigila Grillo e soprattutto, si dice, Davide Casaleggio, in arrivo nella capitale la prossima settimana, formalmente per incontrare ancora i parlamentari. Vorrebbe, però, il figlio del fondatore, rafforzare la squadra capitolina, e anche su questo sarebbero concentrati i deputati Fraccaro e Bonafede, responsabili, già dal giugno 2016, della squadra di supporto ai Comuni. Anche loro starebbero vagliando i nomi, primi fra tutti quelli dei futuri capi di gabinetto e direttore generale. Lei, la sindaca che deve vedere approvato ancora il bilancio, prova a ripartire dalle periferie, con il Comune che si è aggiudicato 18 milioni di euro di finanziamento, e dallo stadio della Roma, al quale il Campidoglio potrebbe dare il proprio assenso, a patto di una riduzione delle cubature.

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