La partita del Colle ha messo in evidenza limiti e fragilità delle coalizioni ma anche contraddizioni all'interno degli stessi partiti. Nel centro-destra lo scontro tra Salvini e Meloni, con il segretario della Lega che parla nelle ultime ore di una coalizione che si è sciolta come neve al sole e che avrà nei referendum sulla giustizia un banco di prova. Tra le forze politiche il MoVimento 5 Stelle rimane la prima forza politica del Parlamento ma da tempo è in balia di un'implosione. Gli ultimi giorni sono stati segnati dalle frizioni tra il leader Conte e Di Maio, sulla gestione delle trattative per il Colle. Quest'ultimo, nelle ultime ore, ha deciso di dimettersi dalla guida dell'organismo interno ai 5 Stelle del comitato di garanzia. Un atto dovuto, commenta in una nota il movimento, che critica i percorsi personali che ne minano l'unità. Ma è Beppe Grillo, attraverso il suo blog, a rivelare uno dei motivi alla base di tanti litigi e spesso incomprensibili tensioni, la questione della regola del secondo mandato. Elencando le 5 stelle polari il fondatore esplicita la priorità della rotazione o dei limiti alla durata delle cariche, per favorire una visione della politica come vocazione e non come professione. E dunque il futuro del Movimento sarà sempre più animato dalla contesa sulla leadership ma anche dalle decisioni che saranno prese sulla questione, una delle regole identitarie del Movimento, del secondo mandato parlamentare, se sarà o no confermato e o se ci saranno deroghe.