Salvini: decreto insufficiente e incomprensibile

14 mag 2020
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Il pacchetto da 55 miliardi di deficit messo sul tavolo dal Governo Conte per far ripartire l'Italia non commuove l'opposizione. A dispetto delle lacrime versate dalla ministra Teresa Bellanova nella regolarizzazione dei migranti nell'agricoltura, il centrodestra è compatto nel bocciare il decreto rilancio. Per Lega e Fratelli d'Italia, il pianto della Ministra di Italia Viva è fatto da lacrime di coccodrillo. Pianga per gli italiani, accusano. Per il capo del Carroccio, Matteo Salvini. Il provvedimento contiene misure insufficienti e incomprensibili, mentre per Movimento 5 Stelle, Pd e Renzi regolarizzano migliaia di clandestini, dove governa la Lega vengono aiutati disoccupati italiani. O adesso o mai più. La Flat tax al15% per lavoratori e imprese, esorta, pagare meno per pagare tutti. Per il leader di forza Italia Silvio Berlusconi, il decreto soddisfa le aspettative, solo in minima parte e soprattutto troppo tardi. Non per caso mi dicono che si è già stato ribattezzato non decreto Rilancio ma decreto Ritardi. I piccoli soffrono molto, l'agricoltura non avrà lavoratori, rischiamo di avere un aumento dei prezzi e la distruzione di una parte del raccolto e quindi è una questione di tempi. Sembra che si proceda a lumaca, il decreto Ritardi, quindi cercheremo di migliorare e di spingere in Parlamento. Per la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, il premier è bravo solo a vendere fumo ma l'arrosto non si vede. Il testo del decreto rilancio, presentato da Conte in pompa magna in diretta TV non è ancora stato pubblicato in Gazzetta e chissà quando lo sarà. Gli italiani non ne possono più, avverte, di un Governo che pensa solo alla propaganda. Dal Presidente del Consiglio, ieri, ancora tante parole, mentre le imprese e le famiglie italiane vorrebbero sapere se arriveranno soldi per resistere al momento di emergenza nel quale ci troviamo. che ormai maggioranza ed opposizione siano divisi da un fossato, lo testimonia anche l'ultimo episodio alla Camera una proposta della Lega sulla libera circolazione dei lavoratori frontalieri, prima respinta e poi approvata dal governo è scoppiato un durissimo scontro verbale con i deputati di opposizione per farsi sentire, secondo la maggioranza, avrebbero abbassato le mascherine ormai obbligatorie. Nemmeno il rischio contagio riesce a sedare gli animi.

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