Dopo la stagione della diaspora il centrodestra riannoda i fili per provare a ricompattarsi, anche se le strategie per ora sembrano diverse. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si ritroveranno in piazza dopo la fine della stagione governativa della Lega, mentre Forza Italia non sembra intenzionata a portare bandiere e militanti in strada, ma condanna il matrimonio suggellato al Quirinale. L'ex Ministro dell'Interno fa sapere che, prima dell'appuntamento di Pontida, la Lega con un presidio il 9 settembre sarà davanti a Montecitorio con Fratelli d'Italia per contestare il voto di fiducia al Governo Conte. "Lunedì sarò in piazza a Montecitorio in modo composto, pacifico e democratico", annuncia. "È il primo Governo italiano che nasce a Bruxelles, con un Ministro dell'Economia professore di storia che arriva direttamente da Bruxelles. E con i primi provvedimenti del Consiglio dei Ministri - accusa Salvini - sono state impugnate le leggi che riguardavano gli immigrati, guarda un po'". Poi il capo della Lega se la prende con i Grillini, che da movimento antisistema hanno mandato a Bruxelles un rappresentante doc dell'establishment. "Vi ricordate Di Maio, Grillo, la rivoluzione? Cambiamo l'Europa, ribaltiamo l'Europa. Sono passati dai gilet gialli a Gentiloni. A Gentiloni!". Giorgia Meloni rilancia dagli studi di Sky Tg24 l'indignazione di Fratelli d'Italia per le mancate elezioni. "Il Governo è nato per arginare Salvini e questo significa che c'è la consapevolezza che col voto gli italiani sceglierebbero determinate politiche. Il Palazzo decide di asserragliarsi per impedirlo". Presumo che alla fine parteciperà anche la Lega, lo auspico ovviamente, non avrebbe senso diversamente. Tra l'altro, come si sa, noi abbiamo per primi lanciato una mobilitazione di piazza. Forza Italia non intende fare sconti a un esecutivo troppo sbilanciato. "Faremo un'opposizione dura e rigorosa a questo pessimo Governo di estrema sinistra - promette Mara Carfagna - e costruiremo un'alternativa seria e competente per salvare il nostro Paese".