Ora la parola spetta alla Camera, dove approderà dopo l'ok dal Senato con 85 voti a favore il disegno di legge delega sull'intelligenza artificiale. Un testo che si compone di 28 articoli e che vede tra le novità il consenso genitoriale per i minori di 14 anni nell'uso dell'IA, il diritto all'informazione per i pazienti in ambito sanitario, l'istituzione di un osservatorio sull'adozione di sistemi di machine learning nel mondo del lavoro e una disciplina specifica per il suo uso nei processi giudiziari. Sul fronte economico sono poi previsti fino a un miliardo di euro per le aziende del settore, mentre su quello legale è prevista l'introduzione di aggravanti per reati commessi tramite l'intelligenza artificiale. In aula sono stati poi approvati più emendamenti rispetto al testo originale, compresi alcuni presentati dall'Opposizione. Il primo targato Movimento 5 Stelle promuove una campagna informativa sull'intelligenza artificiale, evidenziandone implicazioni etiche e tecnologiche, mentre quello del PD riguarda l'istituzione di un osservatorio sui diritti umani digitali per monitorare l'impatto dell'IA e tutelare i dati personali. Il Governo, commenta il sottosegretario all'innovazione Alessio Butti, conferma la visione e la compattezza nell'affrontare una delle più grandi trasformazioni della nostra epoca: "Abbiamo costruito un testo solido e completo per garantire sicurezza, sviluppo e competitività". Ma il testo per l'Opposizione presenta invece più criticità. La delega al Governo su un tema chiave, spiegano da AVS, non è la scelta giusta, perché così l'Esecutivo sarà autorizzato a legiferare senza dover ripassare dal Parlamento. Inoltre, al parere di +Europa, i poteri di vigilanza affidati a due agenzie governative mettono a rischio l'imparzialità nei controlli, visto che chi vigila sarà scelto dallo stesso Esecutivo. .