Tavolo pensioni, Poletti apre a rivalutazione assegni

07 set 2017
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Per il futuro si torna all’antico. Sul fronte della rivalutazione delle pensioni, il Governo conferma l’impegno a tornare al meccanismo di rivalutazione degli assegni che era in vigore prima del blocco introdotto con il decreto Salva Italia del 2012. Dal 2019, insomma, gli assegni torneranno a salire gradualmente per adeguarsi all’aumento del costo della vita. È l’esito principale del tavolo sulle pensioni tenutosi tra il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, e i sindacati. Altro punto al centro del confronto: le donne. Da gennaio, infatti, per andare in pensione di vecchiaia le lavoratrici del settore privato dovranno avere 66 anni e 7 mesi, adeguandosi all’età degli uomini. L’Ape social, ossia l’anticipo pensionistico per chi è in difficoltà economiche, potrebbe avere uno sconto per le donne con figli, fino a due anni in meno di contributi. Dettagli ancora da studiare. Soddisfatti a metà i sindacati. Siamo ancora in un quadro di incertezza e abbiamo chiesto di esplicitare le risorse, sottolinea il Segretario della CGIL, Susanna Camusso, mentre il leader della CISL, Furlan, definisce “dignitose, ma parziali”, specie sul fronte donne, le proposte del Governo. Annuncia proposte sul punto anche il numero uno della UIL, Carmelo Barbagallo, che saluta come positivo l’annuncio di Poletti di un nuovo incontro prima che la legge di bilancio arrivi in Parlamento. Appuntamento il 13 settembre.

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