Una conversazione a distanza tra i due leader ha risolto ciò che era ancora in discussione. Così la geografia elettorale di ciò che non è Centrodestra si completa: nasce il Terzo Polo di Calenda e Renzi. Nel simbolo solo il nome del primo, i simboli di Italia Viva e di Azione ci sono entrambi, più il riferimento al Renew Europe che dice a un tempo della collocazione europea e della vicinanza ideale a Emmanuel Macron. Calenda ringrazia Renzi per il passo di lato e spiega a Sky Tg24 l'obiettivo politico del Terzo Polo: "Noi dobbiamo avere voti a sufficienza per ricostruire a mandare avanti un governo Draghi, su quell'agenda quantomeno, poi Draghi deciderà se rimanere o no. O una coalizione Ursula senza le estreme: questa è l'unica soluzione per governare l'Italia altrimenti l'Italia diventerà il Venezuela". Il compagno di strada, le aspre polemiche tra i due sembrano acqua passata, parla alla Versiliana: "Se ci fossero dei problemi nel governo che verrà fuori noi cercheremo di dare una mano per fare quello che abbiamo fatto con Draghi". Anche il PD presenta il suo simbolo Democratici e Progressisti: "insieme" è la parola chiave. Nessun rimpianto per la mancanza di Azione. Il mondo della scuola, l'educazione, uno dei punti fondamentali del programma, spiega Letta su Twitter. Le ultime due settimane di campagna in giro per l'Italia su un bus elettrico. "In questa destra da combattere solamente una lista, una coalizione, e cioè la nostra. E questo concetto che è un concetto etico che noi dobbiamo riprendere e che dobbiamo soprattutto essere in grado di argomentare non è il concetto degli "anti", è il concetto di coloro che sono a favore del nostro Paese". Il Movimento 5 Stelle si muove verso le parlamentari e per scegliere i suoi candidati. Tra questi, come già Di Battista, non ci sarà Virginia Raggi. "Non so con chi si accompagnerà il Movimento nella prossima legislatura" uno dei motivi del suo no. Ma dal Movimento ribadiscono che lei non poteva essere candidata.