"Guardiamo all'Europa siamo arrivati su un testo importante, il Movimento 5 Stelle ora cerca famiglia, cerca casa, non c'è riuscito, diciamo, cinque anni fa, che prospettiva avete? Avete già delle idee? Ci sono stati dei confronti con lo stesso Conte, non so quanto fruttuosi, con diciamo potenziali destinazioni". "La collocazione la definiremo sicuramente dopo il voto, è chiaro il campo e cioè che nel campo progressista e contro, o meglio sicuramente all'opposizione della destra che stiamo vedendo. Però quello che conta saranno i temi, per noi ad esempio le elezioni significano portare in Europa un modello di Europa che non sia quella del patto di stabilità che ha firmato questo Governo, che ha sostenuto questo Governo, che potrà 13 miliardi di crescita, bensì quella del PNRR, cioè un'Europa solidale e espansiva, per noi andare in Europa significa portare costruttori di pace, quindi no al riarmo, mentre invece vediamo altre forze politiche schierate diversamente, quindi su questo ci confronteremo". "Ci aiuti a fare chiarezza, ID 5 Stelle, non è la partita dell'europee ci avete provato, in alcune aree ci siete riusciti il caso è stato un flop elettorale in realtà e partite territoriali". "Beh insomma, in Sardegna non è andata male". "No ho detto, in alcuni casi è stato un successo, in altri casi meno. Dopo il 9 giugno?" "Beh intanto pensiamo a queste elezioni, ma soprattutto non cambia nulla rispetto alla prospettiva, ove possibile, dove si può costruire un progetto credibile con persone credibili come in Sardegna, cerchiamo di dare una proposta elettorale ove non è possibile, come il mio Piemonte, dove andiamo al voto l'8 e 9 giugno siamo con una nostra candidata che si chiama Sara Disabato, perché? Perché ad esempio sulla sanità pubblica il PD non ci ha dato delle garanzie, sull'ambiente non ci ha dato le garanzie giuste, noi dobbiamo tenere l'asticella alta, il progetto è in funzione di quello che vuoi fare, non dell'avere la poltrona".