Meno di un mese e 978 comuni di cui 26 capoluoghi di provincia, 4 di regione, vanno al voto. Sono le amministrative di cui si parla da mesi perché impegnano i partiti in complicate acrobazie fra alleanze e tensioni politiche, come a Taranto dove Pd e 5 Stelle sostengono un candidato insieme motivo per cui in Parlamento in commissione, caso che ha tenuto banco nei giorni scorsi, il capogruppo del Pd ha votato un emendamento 5 Stelle contro il parere del Governo. Uno degli episodi, questo, che raccontano il clima complicato di queste elezioni che vedono sia centrodestra che centrosinistra dividersi al loro interno in alcuni comuni. A l'Aquila per esempio, dove corrono in quattro per la poltrona di sindaco, il Pd sostiene il suo deputato Stefania Pezzopane con un pezzo di centrosinistra, il resto del centrosinistra sostiene il candidato della civica Legnini Presidente. Unito invece il centrodestra a sostegno del sindaco uscente Biondi. A Catanzaro sei candidati e 23 liste, è il centrodestra a dividersi con Forza Italia e Lega da una parte a sostenere con Italia Viva un candidato per altro ex Pd e Fratelli d'Italia dall'altra. In sette corrono a Genova qui il campo largo voluto da Enrico Letta si realizza con tutta la sinistra e il Movimento 5 Stelle a sostegno di Dello Strologo, principale sfidante del sindaco uscente Bucci sostenuto dal centrodestra unito. Dopo dieci anni non c'è invece il Movimento 5 Stelle a Parma che vede dopo due mandati Pizzarotti appoggiare la corsa del suo delfino Michele Guerra, sostenuto anche dal Pd. Diviso il centrodestra con Fratelli d'Italia che sostiene il suo candidato Bocchi e Forza Italia e Lega invece l'avversario Vignali. Questo è solo un assaggio per capire che mese di campagna elettorale sarà, ricordando anche che il 12 giugno è un election day e si voterà anche per i cinque referendum sulla giustizia.