Zingaretti: Costruire un governo di svolta e discontinuità

28 ago 2019
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Abbiamo espresso al Presidente della Repubblica il sostegno al tentativo di dare vita a un Governo con una nuova maggioranza politica. Alla luce degli equilibri parlamentari, abbiamo riferito al Presidente di aver accettato la proposta del Movimento 5 Stelle di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo nome ci è stato indicato dal Movimento 5 Stelle nei giorni scorsi. Abbiamo altresì risolutamente confermato al Presidente Mattarella, in sintonia con quanto detto in occasione del nostro primo incontro, l'esigenza, ora, di costruire un Governo di svolta e di discontinuità per questo Paese. A seguito di un confronto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, nei giorni scorsi abbiamo definito un primo comune contributo politico di linee di indirizzo da offrire al Presidente incaricato. Deve essere chiaro che non c'è alcuna staffetta da proseguire e non c'è alcun testimone da raccogliere. C'è semmai una nuova sfida da cominciare, l'inizio per l'Italia di una nuova stagione politica, civile e sociale. Un nuovo Governo che convinca gli italiani e le italiane che le difficoltà economiche e sociali ci sono, ma possono essere superate dall'impegno comune e dall'ingegno di tutti. Un Governo, vogliamo, per le ragazze e i ragazzi, che tra pochi giorni torneranno a sedere sui banchi di scuola o nelle aule universitarie, per i tanti diplomati e laureati che non siamo riusciti a trattenere, costringendoli a cercare altrove, spesso molto lontano, quel diritto al futuro che un grande Paese com'è l'Italia deve saper offrire. Un Governo per coloro che sono alla ricerca di un lavoro e desiderano qui realizzare il proprio progetto di vita. Un Governo, vogliamo, che investa nelle imprese per la crescita economica fondata sulla legalità e sul nuovo modello di sviluppo verde, e che abbracci una chiara discontinuità delle ricette economiche in chiave ridistributiva e di attenzione all'equità sociale, territoriale, generazionale e di genere. Amiamo l'Italia e crediamo che valga la pena tentare questa esperienza. In tempi complicati come quelli che viviamo, sottrarsi alla responsabilità del coraggio di tentare è l'unica cosa che non possiamo e non vogliamo, come democratici, permetterci. Intendiamo mettere fine alla stagione dell'odio, del rancore e della paura. C'è un'Italia che studia, che lavora, che produce, un'Italia che si metta alla prova giorno dopo giorno e raggiunge risultati eccezionali. È l'Italia bella a cui noi vogliamo dare voce ed è l'Italia bella che sconfigge la paura con la speranza, il rancore con la comprensione e sa opporre all'odio la concordia e la condivisione. Grazie.

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