Musica, arte e riscatto sociale che si fondano, questo lo scopo del Levi's Music Project, realizzato in collaborazione con Mahmood nella periferia milanese di Gratosoglio, il quartiere dove l'artista è nato e cresciuto. “Sono qua per spiegare ai ragazzi come ci si può entrare a lavorare nel mondo musicale, in questa industria. Io sono molto felice di vedere qui, proprio nel mio quartiere, che comunque nascono queste realtà”. Un ciclo di lezioni iniziate il 15 giugno in questo teatro. Tanti ragazzi con la passione per la musica, accompagnati dal talento di artisti del calibro di Mahmood, Dardust e Attilio Cusani. “La musica, come ogni forma d'arte, come ogni passione che ti può dare uno spunto creativo, credo sia la più grande forma e più bella forma di dipendenza che possa nascere”. “La squadra, se funziona, se è sana, allora dà dei risultati secondo me migliori. Bisogna avere la fortuna di capire qual è la cosa che ti appassiona e da lì poi non ti deve solo piacere, devi esserne secondo me proprio ossessionato”. “Sono passato da stare sopra un palco a trovarmi dietro un bancone a servire caffè. Il percorso è molto lungo e molto tortuoso, però alla base cosa facevo? Io mi scrivevo i testi nelle comande dei cappuccini, per dirti. Quando è una cosa di cui non ne puoi fare a meno ce l'hai lì e non è che te la tieni nascosta”.