Non credo di saperlo fare. Cosa? Ma certo che sai farlo! È ancora possibile fare un film originale sul tema del nazismo? Se lo chiedete a Taika Waititi, la risposta è “Sì”. Il regista neozelandese accetta la sfida e lo fa in modo estremamente personale, con un film che dosa umorismo e ironia, ispirandosi a numeri uno del cinema come Mel Brooks e Charlie Chaplin. “Jojo Rabbit” racconta la storia di un ragazzino di 10 anni nella Germania del terzo Reich che indottrinava le persone fin da bambine, tanto che Adolf Hitler diventa il suo amico immaginario. Ed è proprio il regista a indossare i panni di un Führer goffo e a tratti ridicolo, che gli dispensa consigli per diventare un vero nazista, sua grande aspirazione. Ad un certo punto succede qualcosa, la sua visione del mondo cambia radicalmente, anche grazie a sua madre, interpretata da Scarlett Johansson. A metà strada tra la black comedy e la satira politica, “Jojo Rabbit”, al cinema dal 16 gennaio, è un film che parte dal nazismo per diventare un manifesto contro l'odio e l'intolleranza, raccontato attraverso gli occhi dei bambini. Lei non sembra una persona cattiva.