Sono cresciuto facendo cinema, cioè vivendo il cinema, perché mio padre ovviamente faceva il regista, e soprattutto quando ho perso mia madre stavo con lui, cioè mi ha cresciuto come fosse una mamma, una zia, una nonna anche ogni tanto. Mi sembrava bellissima l'idea che però gli adulti potessero continuare a giocare con mezzi estremamente più evoluti, che tu da ragazzino stavi lì, facevi tipo finta di sparare col dito e quelli c'avevano le pistole, c'avevano i cavalli. Una cosa che mi ha sempre affascinato è la capacità che avessero gli adulti di giocare in maniera e in una chiave ovviamente diversa, più evoluta, ma esattamente come facevamo noi bambini, quindi questa cosa del cinema visto come un enorme gioco.