Si è chiusa con un nulla di fatto l'asta per il Casino dell'Aurora, unica porzione superstite di Villa Boncompagni Ludovisi, nel cuore di Roma, dopo la distruzione del 1885. Il sito "Fallco Aste, vendite di beni giudiziari" che aveva pubblicato la procedura segnala "l'asta deserta". Si concretizza così una delle ipotesi della vigilia data la cifra monstre di 471 milioni di euro come base d'asta della vendita. Una cifra giustificata dai tesori che la storica residenza conserva al suo interno: dall'unico dipinto a olio su muro di Caravaggio, all'Aurora del Guercino, che dà il nome Casino, oltre a opere di Paul Bril, Agostino Tassi, Domenichino e i mosaici di Marcello Provenzale, nonché marmi, statue, arredi e un vasto giardino. Ora che l'asta è andata deserta la residenza sarà di nuovo messa in vendita con un ribasso del 20% sul prezzo base, circostanza che fa ben sperare coloro che chiedono l'intervento dello Stato italiano affinché l'immobile non finisca in mani straniere. Da settimane, a questo proposito, circola su Change.org una petizione diretta al Ministro della Cultura, Dario Franceschini, perché la acquisti lo Stato usando i soldi del PNRR.