Immaginiamo per un attimo l'Urbino del 1500. Come si viveva alla Corte dei Montefeltro? Prova a spiegarcelo la mostra “Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di Corte” in corso proprio negli spazi del Palazzo Ducale di Urbino. Curata da Vittorio Sgarbi ed Elisabetta Soletti, mette al centro la figura di Baldassarre Castiglione, uomo sapiente e coltissimo, autore di “Il Cortegiano”, libro che per secoli è stato il faro di quanti volevano o dovevano vivere a corte. “La persona più importante per la cultura del Rinascimento è Baldassarre Castiglione, che scrive “Il Cortegiano” e sta a Urbino nel momento in cui Raffaello ne parla. Quello che vede qui racconta al mondo, della vita della corte, del teatro alla corte, della musica a corte, dei cortigiani, degli ambasciatori, dei politici, dei rapporti con gli altri Stati. “Il Cortegiano” è un libro più che di storia, di rappresentazione, di calco di quello che accadeva in una delle grandi corti italiane, come Mantova, come Ferrara, come la Corte Pontificia, che era la Corte di Urbino.” Un volume, “Il Cortegiano”, tradotto in più di 60 lingue, dove si trovano le regole, i suggerimenti e i comportamenti del perfetto uomo di corte. In mostra c'è anche questo, tra un ritratto di Baldassarre, che è un falso d'autore, la ricostruzione della sua biblioteca originale con alcuni dei suoi libri, i dipinti con i volti dei suoi amici. Ci sono due Tiziano. Le armi del tempo, gli oggetti da collezione che un buon Cortegiano doveva conservare. Il percorso espositivo è breve, ma attraversandolo ci si ritrova immersi in un tempo lontanissimo, quando dame e cavalieri si aggiravano nelle sale immense dei palazzi nobiliari. Il tempo che fu anche di Raffaello, amico di Baldassarre Castiglione e qui celebrato nel cinquecentenario della morte, il tempo dell'arte, che non è mai tempo sprecato.