Un film rivelazione. Così è Favolacce dei fratelli d'Innocenzo, che ha iniziato la sua corsa a Berlino, vincendo l'Orso per la miglior sceneggiatura e viene ora votato come miglior film dell'anno dal sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici. È a questa favola nera, sognante, struggente, con protagonisti assoluti i bambini che vanno ben cinque Nastri d'argento. Al maestro e veterano Matteo Garrone e al suo Pinocchio, vanno invece sei Nastri, tra cui quello come miglior regia e miglior attore non protagonista a Roberto Benigni. E se il miglior attore protagonista è Pierfrancesco Favino per Craxi in Hammamet e attrice è Jasmine Trinca per La dea fortuna, i migliori attori per una commedia sono Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea per Figli, che vince anche il Nastro come appunto miglior commedia dell'anno, con la regia di Giuseppe Bonito che ha portato a termine la fine e ricercata sceneggiatura di Mattia Torre. Il coraggio invece di un'operazione di crossover con un film ponte tra la quarta e la quinta stagione di Gomorra, portato sul grande schermo da Marco d'Amore con il film L'immortale, viene premiato, oltre che dal pubblico, anche dai critici con il premio come miglior regista esordiente.