“E’ molto bello interpretare un ruolo così innovativo, moderno, con una storia molto bella perché comunque c’è sempre Giulietta ma anche Giulietta piccola” Eleonora Abbagnato, direttrice del Teatro dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opera di Parigi, è protagonista insieme alla figlia Julia della rilettura dell’eroina shakespeariana firmata dai coreografi Sasha Riva e Simone Repele nello spettacolo a cura di Daniele Cipriani che ha debuttato al Teatro Romano di Verona per poi andare in scena al Festival di Nervi. “Mi ricorda il percorso che ho vissuto io da bambina quando, insieme a Carla Fracci, ho danzato nei panni della piccola Aurora. Sono esperienze che mi porto nel cuore e credo che per mia figlia sia importante viverle” sottolinea. Ma sul futuro della piccola Julia, che ha 10 anni e studia alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera, dice: “Spero che non faccia la ballerina ma comunque qualcosa di artistico. E’ una carriera molto difficile e complicata, certo se poi varrà farà il percorso che tutti abbiamo fatto e si vedrà”. Julia confessa di amare la danza ma il suo sogno è fare l’attrice. Lo spettacolo di musica unisce tre pezzi diversi per parlare dell’amore in tutte le sue sfaccettature come sottolineano anche i colori arcobaleno dei costumi della seconda coreografia, Rainbow, Love & Peace creata da Giorgio Mancini sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard Bernstein Sul palco étoile italiane e internazionali. Come Rebecca Bianchi, étoile del Teatro dell’Opera al suo rientro in scena dopo esser diventata mamma per la quarta volta, e il primo ballerino dell’Opera di Roma Michele Satriano (che ha danzato con Eleonora Abbagnato il passo a due de Il Rosso e il Nero di Uwe Scholz) o Davide Dato, étoile dell’Opera di Vienna. “Giulietta è stata solo il pretesto per parlare d’amore ed è la parola di cui abbiamo tanto bisogno oggi. L’amore è uguale per tutti, chi vuole amare ama chi vuole” sottolinea Daniele Cipriani. .