E' New York ad inaugurare il lungo mese della moda, protagoniste delle passerelle che aprono la fashion week americana, la città della grande mela. Ralph Lauren ci porta tra le pagine del grande guest con la sua atmosfera art decò. Siamo negli anni '40 e la sala della vecchia banca di Wall Street si trasforma in un night club, dove per gli ospiti il dress code è rigorosamente bianco e nero. Ad aprire la sfilata Gigì Hadid, in abiti maschili ma estremamente femminile. Protagonista di tutta la collezione lo smoking, nella versione classica o in colori accesi e l'abito da sera, come quello in paillettes rosse indossato dall'altra sorella Hadid. Standing ovation per lo stilista, il cui brand ha da poco festeggiato i 50 anni. E finale a sorpresa con la performance elettrizzante di Janelle Monàe. Un passo avanti nel tempo da Tommy Hilfiger, siamo negli anni '70 e la location scelta è lo storico Apollo Theater. Qui la vera star dello show è Zendaya, che con lo stilista ha creato la capsule collection Tommy x Zendaya. Lo stile è è quello dello Studio 54, anche se per l'occasione viene trasferito ad Harlem, dove l'atmosfera è quella di una festa improvvisata. Cambio di scena per Tory Burch. Per la prossima primavera/estate la designer si è ispirata a una delle maggiori icone di stile del XX secolo, Lady Di. In passerella camicie con maniche a sbuffo, abiti bustier e un tripudio di pizzi e fiori. Tra le siepi del giardino all'inglese ricreato nel Brooklyn Museum anche una raggiante Emily Blunt.