Andare all'origine per capire. È ciò che prova a fare "Futurismo - La nascita dell'avanguardia 1910-1915" in corso a Palazzo Zabarella di Padova, esposizione che affonda il senso nelle radici della prima avanguardia italiana. "La mostra affronta con la lente di ingrandimento in chiave sincronica i temi centrali di questa parabola e quindi i legami con lo spiritualismo, il dinamismo, la vita moderna, il polimaterismo e la scultura, le parolibere, la guerra e infine la ricostruzione. Futurista è l'universo." Gli artisti che aderirono al futurismo volevano contribuire a cambiare la società e le sue regole. "Sono capitani coraggiosi, persone che credono fortemente in quello che pensano e sono determinate a svilupparlo e ottenere quel cambiamento radicale rispetto a una società che a loro appariva superata, passata, stanca." Iconiche le opere esposte con autori del calibro di Boccioni, Balla, Carrà, Severini. A fuoco ci sono gli anni eroici del movimento sino all'inizio della prima guerra mondiale che costituisce una cesura, perché due protagonisti come Boccioni e Sant'Elia moriranno nel conflitto mentre Severini e Carrà si distaccheranno. "Questo è il primo momento di elaborazione delle idee che in seguito riusciranno a influenzare tutte le avanguardie europee grazie alla loro forza e alla loro novità.".