A scuola nelle superiori mentre frequentavo il liceo artistico venni sbattuto fuori dalla classe, e casualmente per quella occasione passò la psicologa della scuola e mi disse se avevo voglia di parlare. Io siccome sono una persona che mi definisco un esploratore ho accettato questo invito. Ringrazierò sempre la mia vita di aver accettato questo invito perché è stato per me un momento di svolta nel vero senso della parola perché è stata forse la prima volta che io ho preso in mano la mia vita, personalmente. Avrei dovuto seguire tutti i suoi consigli, uno di questi era di seguire i miei sogni, di fare la musica. Siccome io non mi sentivo compreso in casa, presi la valigia e andai via di casa e inizia a seguire, a coltivare il mio sogno. La seconda boccata di ossigeno nella mia vita, la necessità vera e propria, a questo punto, di affrontare un percorso terapeutico è arrivato esattamente un anno fa. Ero completamente nel, sai, dopo l'apice televisivo, dopo aver vinto due anni X-Factor e tutto quanto, la gente dall'esterno probabilmente vedeva una vita completamente felice, riflessa da quello che era il mio sorriso, perché poi a me piace sempre sorridere no alla vita, nonostante ci siano gli alti e bassi di tutti quanti. Però è stato un momento molto, molto difficile, nel quale ero completamente nel baratro, tanto da non voler neanche più continuare la mia vita, ma ero consapevole che in una maniera o nell'altra, anche grazie a dei consigli familiari e da amici miei cari vicini, che dovevo reagire. Quindi mi sono proprio imposto io di voler recuperare gli strumenti per tornare a essere felice. Come sto oggi? Allora, sto bene, sto bene, mi sento cresciuto, mi sento di aver fatto, nel mio piccolo, un grande passo proprio verso la consapevolezza di quello che sono, ho ritrovato parte di me stesso, non so ancora dove andrò a finire, però questo è il bello del viaggio della vita. Però, sono contento del viaggio che sto affrontando in questo momento.